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Conegliano Valdobbiadene Docg e Radicchio Rosso di Treviso IGP: un matrimonio d'eccellenza!

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In questo periodo dell'anno la Marca Trevigiana ci regala uno dei suoi prodotti più celebri: il Radicchio Rosso Tardivo, ennesimo fiore all'occhiello di un territorio già ricco di eccellenze. Abbinatelo con il Conegliano Valdobbiadene Docg e avrete il privilegio di degustare uno dei connubi più felici tra cibo e vino.

Il Radicchio Rosso di Treviso IGP è una cicoria a foglie lunghe, di colore violaceo con striature bianche, per lo più coltivato nella Provincia di Treviso, con qualche propaggine nel padovano e nel veneziano. Di consistenza croccante, con un leggero fondo amarognolo, da degustare sia crudo che cotto, è un ortaggio di grande versatilità in cucina: dall'entrée al dessert sono moltissime le ricette, spesso assai sfiziose, che lo prevedono.

Ve ne proponiamo due semplici semplici che non mancheranno di regalarvi grandi soddisfazioni con i vostri ospiti: la prima non contempla l'utilizzo del Prosecco nella ricetta, la seconda sì.

Radicchio fritto

Il fritto si sa, piace un po' a tutti. Con qualche piccolo accorgimento e avendo cura di non abusarne, si possono preparare un'infinità di stuzzichini irresistibili. Tra questi il nostro radicchio rosso tardivo non sfigura di certo, tanto più che essendo un prodotto tipicamente invernale ha il grande pregio della rarità.

Poiché parte del radicchio che useremo per questo piatto ci servirà anche per quello successivo, contiamo le canoniche 4 persone e prendiamo 4 ceppi belli “carnosi”. Eliminiamo subito i gambi avendo cura di tenerne circa un centimetro che andremo a mondare della scorza immediatamente superficiale. Dal gambo rimasto contiamo circa 5/6 centimetri e tagliamo di netto il ceppo. Tranquilli non butteremo via niente: il resto ci servirà dopo.

Della parte del ceppo che utilizzeremo per la frittura ricaviamoci dai 6 agli 8 spicchi, più o meno delle stesse dimensioni. Mettiamoli in acqua fredda e lasciamo depositare le varie impurità per qualche minuto; ripetiamo l'operazione 3 volte e asciughiamo con della carta assorbente.

In una terrina dove avremo precedentemente sbattuto 2 uova con una presa di sale, pepe e un po' di noce moscata, adagiamo un po' alla volta i vari spicchi di radicchio, già passati nella farina, e dopo averli sgocciolati rigiriamoli più volte nel pan grattato, in modo da ottenere una panatura omogenea. Quando sarà il momento scaldiamo in una pentola capiente abbondante olio di arachidi e friggiamo il radicchio che naturalmente andrà servito ben caldo.

Per strappare il fatidico primo applauso della serata, servite accompagnandolo con un Rive di San Michele Extra Dry, la cui persistenza aromatica unita ad un carattere unico sapranno esaltare la fragranza del fritto.

Pasticcio di crêpes al Radicchio e Prosecco Superiore Docg

I pasticci, siano essi di lasagne o di crêpes come in questo caso, condividono lo stesso destino delle fritture: piacciono a tutti. Di carne, di pesce, di verdure, misti... ce n'è veramente per tutti i gusti.

Dando per scontata la preparazione di besciamella e crêpes, tagliate le foglie di radicchio in pezzettoni da 2/3 cm e mettetele a bagno come nella ricetta precedente.

Nel frattempo sbucciate un paio di scalogni di media grandezza e affettateli finemente. In un'ampia casseruola fate sciogliere del burro con un po' di olio Evo, quindi inserite lo scalogno e lasciate imbiondire. Asciugate sommariamente il radicchio e mettetelo in pentola, mescolando spesso. Poco prima che appassisca del tutto versate un bicchiere di Conegliano Valdobbiadene Docg, lasciate evaporare l'alcol, aggiustate di sale, pepe, aggiungete un pizzichino di cannella già macinata, chiudete con il coperchio e cucinate a fuoco moderato. Contate dai 30 ai 45 minuti: il radicchio deve essere ben stufato ma non completamente sfatto.

In una pirofila rotonda da forno spalmate uno strato di besciamella, adagiate una crêpe, distribuite prima la besciamella poi il radicchio e infine gratuggiate della ricotta affumicata. Ripetete l'operazione per 5/6 volte. Nell'ultimo strato privilegiate la besciamella e assieme alla ricotta unite anche del buon Parmigiano Reggiano. Infornate a 180° e cuocete fino al grado di doratura preferito. Lasciate riposare 5 minuti prima di tagliare e servire.

A questo punto, dopo il primo boccone, scatterà l'ennesimo e meritatissimo applauso. Che si tramuterà in ululato non appena i commensali assaggeranno il vino che avrete versato nei loro calici: un Rive di Collalbrigo Costa Extra Brut, la cui struttura importante, aggiunta alla complessità aromatica e gustativa, sposerà alla perfezione la morbidezza del piatto.

Buone feste e buon appetito!

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